“Sustain-ability”: in Spagna per ecologia e ambiente
Questa estate è stata un po’ diversa per i sei giovani che dal 29 agosto al 6 settembre 2022 hanno partecipato allo scambio giovanile “Sustain-ability” organizzato dal nostro partner spagnolo “cazalla intercultural” nell’ambito del programma europeo Erasmus Plus. Insieme ai partecipanti provenienti da Spagna, Macedonia e Slovacchia, il gruppo di Terzo Millennio ha trascorso una settimana a Calarreona, in Spagna, e ha potuto confrontarsi sui temi dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e dei diritti umani. Grazie a giochi, dinamiche dell’educazione non formale e momenti di svago e di relax, i partecipanti hanno avuto modo non solo di riflettere su temi importanti per il nostro futuro, ma anche di conoscere altri Paesi e soprattutto di incontrare persone di altre culture e scoprire nuovi orizzonti.
“Sono sempre felice di accompagnare i giovani e le giovani del territorio in questo tipo di progetto” dichiara Pierpaola Cascione, project manager di Terzo Millennio. “E’ bello vedere l’evoluzione e il cambiamento dei partecipanti nel corso della settimana di attività. All’inizio c’è la timidezza, magari la paura di sbagliare una parola in inglese o di non farsi capire. Poi, man mano, il ghiaccio si scioglie e vengono fuori l’entusiasmo, la curiosità, la voglia di conoscere l’altro. Questo è sicuramente l’aspetto più arricchente dei progetti di mobilità, è l’elemento che spinge questi giovani e queste giovani ad andare al di là del pregiudizio e dello stereotipo”.
Gli scambi giovanili e i progetti europei sono, in effetti, delle occasioni molto importanti d’incontro con e di confronto. “Prima di partire per uno youth exchange non sapevo cosa aspettarmi precisamente.” dice Andrea P. “Ma una volta entrato nel vivo dell’esperienza ho capito di essere in un posto in cui le barriere culturali, linguistiche e personali potevano essere abbattute”.
Se da un punto di vista personale lo scambio è un’esperienza molto forte e nuova, così è stato anche per la metodologia non formale utilizzata durante il progetto. Secondo Ester “Gli argomenti trattati non sono stati ridondanti,come potrebbero essere in una pubblicità o in qualsiasi slogan, ma anzi sono stati resi noti con la semplicità e l’accuratezza della situazione proprio per evitare l’effetto contrario.” Anche Andrea B. è d’accordo: “La cosa che mi ha sorpreso di più sono le attività, molto studiate, utili e non fini a se stesse”.
Una settimana arricchente e stimolante e un’avventura che il nostro gruppo consiglia fortemente ai giovani e alle giovani del territorio, per crescere e formarsi, come dice Elena: “A qualcuno che vuole partecipare ad uno scambio o che magari ancora dubita direi semplicemente di lasciarsi andare, sempre… di cogliere ogni minima sfumatura dell’esperienza, di mettersi in gioco senza aver paura di sbagliare, senza aver paura di essere giudicati”.